CONTRO I VIRUS,I BATTERI E LA TRISTEZZA

venerdì 30 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA,STEFANO FANTONI .AUGURI PER IL 2012 CON IL SORRISO ADORABILE DI CLAUDIA FRAGOLA (FACEBOOK) CHE SICURAMENTE CI PORTERA' FORTUNA !




§                                                           
Claudia Fragola:

‎peace & love!!!!....


Claudia Fragola sei così bella e dolce che leggerti è il migliore augurio per l'anno nuovo!

Claudia Fragola ‎...milioni di auguri a voi tuttiiiiiiiii.... Buon 2012 e spero di vedervi prestoooooooooooooo!!!!... un abbraccio megagalatticoooooo!!!


(Facebook)

mercoledì 21 dicembre 2011

STEFANO FANTONI .QUANTA STORIA USCENDO DA LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA! QUI IN QUESTA STRADA E' STATA MENATA STRAGE DI PERSONAGGI DELLA FAMIGLIA PAZZI E DEI SUOI SEGUACI: "CIASCHEDUNO CON PAROLE PIENE D'IRA E CON FATTI PIENI DI CRUDELTA' I PAZZI PERSEGUITAVA.GIA' ERANO LE LORO CASE DAL POPOLO OCCUPATE E FRANCESCO COSI' IGNUDO FU DI CASA TRATTO,E AL PALAGIO CONDOTTO, FU A CANTO ALL'ARCIVESCOVO E AGLI ALTRI APPICCATO" (MACHIAVELLI, ISTORIE FIORENTINE LIBRO 8° CAPITOLO 9)




Mi volto verso destra mentre esco dalla Trattoria Le Mossacce e subito dopo l'incrocio con Borgo Albizi ,sul lato opposto della strada vedo il Palazzo de' Pazzi. Come non andare con il pensiero a quella domenica del 26 aprile 1478 ed ai giorni immediatamente successivi? Come non rileggere le descrizioni del Machiavelli e del Guicciardini di quegli eventi che il Poliziano  (che fu presente all'aggressione in chiesa) chiama  "Pactiana Coniuratio?



"Fu preso lo arcivescovo, che, come dissi, era rinchiuso in palagio, e subito fu impiccato alle finestre del bargello; fu impiccato con lui Iacopo suo fratello, consapevole di ogni cosa, fu impiccato un altro Iacopo Salviati, el quale era stato piú anni inimico dello arcivescovo, e di poi riconciliatosi, non sapendo nulla, per la sua mala sorte l'aveva la mattina accompagnato in palagio; furono impiccati tutti quegli perugini ed armati erano seco ed in tanta confusione e furore alcuni etiam innocenti. Fu preso Franceschino, che sendosi per la furia ferito da se medesimo in uno calcagno e però non avendo potuto fuggirsi, si era ridotto in casa, donde sendo cavato e condotto in palagio, fu subito al luogo degli altri impiccato, fu preso el cardinale in Santa Liperata, e per la furia e rabbia del popolo a pena vi fu condutto salvo; fu preso Giovan Batista da Montesecco; furono impiccati el dí piú di cinquanta, né credo mai Firenze vedessi un dí di tanto travaglio. El dí sequente messer Iacopo, che si era fuggito, non sendo ancora fuora del territorio nostro fu preso ed esaminato fu impiccato.-….
 ….Renato fu etiam impiccato el dí medesimo.-….
 …Giovan Batista da Montesecco fu tenuto parecchi giorni preso; esaminato diligentemente, confessò essere venuto a Firenze per comandamento del conte suo padrone ed avere preso el carico di amazzare Lorenzo…fugli tagliato el capo.-…
 …Fu confiscata la roba di tutti, levate le arme per la città, ordinato che alcuni rimasono di quella famiglia mutassino, massime nelle cose del palagio, el nome, fatto decreto che le figliuole e sorelle de' morti e confinati non si potessino per alcuno tempo maritare."
(Così descrive quanto avvenuto in quei giorni il Guicciardini in Storie Fiorentine,cap. IV)


domenica 18 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA: I FANTONI STEFANO E MARCELLO E FISIOLOGIA DEL GUSTO DI ANTHELME BRILLAT-SAVARIN: CONSIGLI A GLI AMICI, QUASI "ELEMENTI DI PEDAGOGIA DELLA CUCINA" A CURA DEL "PATRON" BRUNO MARCELLO FANTONI (pubblicati anche su altri siti).




Trippa alla fiorentina
Ricetta offerta dalla trattoria Le Mossacce, Firenze

Ingredienti per 6 persone: un chilo di trippa di vitellone, mezzo chilo di pomodori maturi (o pelati), una cipolla, una carota, una costa di sedano, uno spicchio di limone, brodo di carne, una manciata di parmigiano grattugiato, una noce di burro, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Tempo di preparazione: mezz'ora Tempo di cottura: un'ora e mezza.

Lavate bene la trippa e tagliuzzatela in striscioline regolari. Scottatela per un minuto in abbondante acqua bollente salata in cui avrete messo lo spicchio di limone, scolatela e lasciatela freddare. In una casseruola fate soffriggere in olio un battuto di cipolla, sedano e carota.
Quando è ben rosolato aggiungete il pomodoro passato e il burro.
Unite la trippa, mescolando accuratamente per amalgamarla bene alla salsa. Coprite la casseruola e lasciate cuocere per circa un ora e mezza, aggiungendo del brodo se occorre e rimescolando frequentemente.
Si serve ben calda con, a piacere, una spolverata di parmigiano.
Nella qualità della materia prima sta tutto il segreto della bontà della trippa in umido che si mangia a Firenze.
Essa consente la semplicità della preparazione e la relativa brevità della cottura. Giusto il tempo per imparentare i sapori della trippa, del soffritto e del pomodoro, e per ridurre il sugo alla dovuta densità.
Così, senza inutili ed estenuanti cotture capaci di annientare sapore e consistenza, la nostra trippa risulterà "al dente" ma cedevole e vellutata, ricca di gusto e appetitosa. Il condimento è interamente vegetale ,olio extravergine di oliva, odori, ed è bandito il ragù, dovendo essere protagonista del piatto il sottile gusto della trippa e non essendo necessario coprire sapori non graditi.
Per questa preparazione suggerita da Marcello Fantoni, occorre quel tipo di trippa spessa e carnosa che in Toscana viene chiamata "crociera" tratta dal primo dei prestomaci del bovino, il rumine.
La scottatura in acqua e limone è una pratica sempre consigliabile, e si dovrà trasformare in vera e propria precottura, anche ripetuta, dove non si trovi in vendita trippa così ben lavorata come a Firenze.


Ossibuchi alla fiorentina
Ricetta offerta dalla Trattoria Le Mossacce, Firenze.

Ingredienti per 6 persone: 6 ossibuchi di vitella, mezza cipolla, una carota,mezza costa di sedano , 3 pomodori maturi (o un apiccola scatola di pelati)un ciuffetto di basilico, la scorza grattugiata di un limone, un bicchiere di vino, una manciata di farina,una noce di burro,olio extrvergine di oliva,sale, pepe. Tempo di preparazione: 45 minuti Tempo di cottura: un'ora e mezzaInfarinate gli ossi buchi e rosolateli fino a perfetta e uniforme coloritura in olio e burro.Scolate e tenete in caldo la carne mentre, nello stesso unto, farete soffriggere il battuto di cipolla, sedano e carota. Sfumate il soffritto con il vino e aggiungete i pomodori passati. Nella salsa adagiate nuovamente gli ossibuchi, accostati ma non sovrapposti, e coprite di acqua.

Lasciate sobbollire incoperchiato agitando di tanto in tanto il tegame.Trascorsa una mezz'ora rigirate gli ossibuchi nella salsa, aggiungete la buccia di limone e il basilico tritato, aggiustate di sale e pepe e portate a cottura bagnando, se necessario con un pò di brodo. Gli ossibuchi sono un classico " piatto della domenica" della cucina popolare fiorentina.

Sono ottenuti segando in tranci di circa due centimetri di spessore il garretto del bovino, osso compreso.Nelle trattorie si usano quelli di manzo, più saporiti ma di lunga cottura, mentre nelle cucine di casa si preferiscono gli ossibuchi di vitella, più teneri e più facili da cuocere.

Il segreto della perfetta riuscita del piatto sta tutto nella prima rosolatura della carne, che richiede colpo d'occhio e sensibilità nel cogliere quell'attimo fuggente che separa il lessato dal bruciacchiato.



LE MOSSACCE DIVINA TRATTORIA E LA STORIA: A POCHI METRI DAL MIO TAVOLO DOVE MI GUSTO SPEZZATINO E VINO RUFINA, NEL 1846,IN VIA DEI BALESTRIERI CHE POI DIVERRA' VIA DEL PROCONSOLO,DI FRONTE AL PALAZZO DEL BUONTALENTI, HA OPERATO UNO DEI PIU' GRANDI DIFFUSORI DI CULTURA ITALIANI,L'EDITORE-LIBRAIO FELICE PAGGI IL CUI NOME SI COLLEGA STORICAMENTE AD ALTRI DUE COLOSSI DELL'EDITORIA E DELLA CULTURA NON SOLO ITALIANA,PASSIGLI E BEMPORAD.QUI E' NATO "PINOCCHIO".

Qui è stato dato alle stampe nel 1883 il bestseller dell’editoria dell’infanzia di Carlo Lorenzini, (pseudonimo Collodi), fiorentino di via  Taddea ,21, scrittore,giornalista e combattente delle guerre di indipendenza,  Le avventure di Pinocchio “ (240 traduzioni nel mondo).

Qui vicino a Le Mossacce Trattoria Divina è stata  dunque data al mondo l'opera del geniale fiorentino figlio di un cuoco e di una maestrina di Collodi  (che ispirerà la Fata Turchina!) ,"un prodigioso inventore di animali parlanti, (il grillo,gli scimmioni del tribunale,il gatto,la volpe..) e di fantasiosi furfanti (l'omino del paese dei balocchi),inventore di fate terragne ,di monelli ingenui,di artigiani laboriosi e orchi.
Di carattere fermo e mai disposto al voltafaccia, Lorenzini in materia di onestà e di ideali è tutto d'un pezzo anche se nella vita quotidiana è un gran bevitore,giocatore e donnaiolo accanito".



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Da Archivio Storico del Comune di  Firenze:documento del  24 sett. 1783 in cui l'attuale Via del Proconsolo è  Via dei Balestrieri.

Data: 1783 settembre 24
Livello descrittivo: Sottounità
Segnatura: IT ASCFI CA DE 2 . 494
Collocazione: CA 2, c. 113v or., c. 113v m. ACCESS POINT
Vedi struttura Vedi struttura
Contesto
Fondo - Comunità di Firenze
Serie - Deliberazioni magistrali e consiliari
Unità - "A dì primo marzo 1783. Giornaletto terzo delle deliberazioni e partiti del Magistrato e Consiglio generale della Comunità di Firenze, cominciato questo infrascritto giorno al tempo di ms. Giuseppe Maria Gamucci cancellieredi detta Comunità"




sabato 17 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA: STEFANO FANTONI E L' AMORE PER L'ARTE. -ARDENGO SOFFICI. "IL BOMBONE" FRAZIONE DI RIGNANO SULL'ARNO,I CAMPI DI CELLAI, -"IL FANTONI" SOMIGLIA AL MACHIAVELLI. -CEZANNE LANCIATO IN ITALIA DA SOFFICI. -LA STUPENDA BIOGRAFIA DI SOFFICI SCRITTA DA VALDARNO SCUOLA.NET.


Il grande de "il Bombone" .Ardengo Soffici








Alle Mossacce l’amore per l’arte lo si respira. E’ nell’ambiente,nelle persone che la frequentano,è nel trovarsi in una parte del centro storico di Firenze fra i più attivi socialmente e politicamente almeno dal 1200 al 1500,è nel carattere del personale che opera nella trattoria.Ma per Ardengo Soffici Trimalcione ha sempre avuto una sorta di innamoramento visto che lui si è recato più di una volta al Bombone,il guppo di case a due passi da Rignano dove,in quell’unica piazzetta è nato il grande pittore e scrittore.

Ma soprattutto bisogna considerare che il proprietario della trattoria,”il Fantoni” ,il quale ,così come  gli altri che a lui collaborano,ricorda nei tratti  una di quelle stupende figure delle pitture del rinascimento se addirittura non somiglia a Machiavelli ,è fortemente legato a Rignano,al Bombone e a Cellai e che dai terreni coltivati in quei luoghi provengono i prodotti agricoli utilizzati nella trattoria.

Ma per tornare all’amato Soffici del quale non intendo esprimermi sul valore artistico universale che non richiede alcunché da aggiungere,trovo mirabile la biografia Ardengo Soffici a Rignano” realizzata da Valdarno Scuola.net  reperibile in web. Quella biografia è scritta con grande preparazione ed è frutto di profondo studio e di grande amore per la storia e per l’arte. http://www.valdarnoscuola.net/val/soffici/auto004.htm


“Ardengo Soffici, pittore, scrittore italiano, è a Parigi nel 1907, vede la mostra conclusiva che è dedicata a Cézanne al Salon d’Automne e dedica a questa mostra una serie di scritti, che importeranno la grandezza di Cézanne in Italia e spiegheranno all’Italia che cos’è il primitivismo, che cos’è il sintetismo e che cos’è l’arte di questo artista pazzo e primitivo, come dice Soffici, un Jacopone da Todi o un Giotto, che al tempo stesso è riuscito realmente a dare una sintesi di quello che c’era prima di lui, per trasportarla al '900, senza averne un’idea.”
(Da Tracce.it Rivista internazionale di cl.)




mercoledì 14 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA ,STEFANO FANTONI E UN VINO BIANCO ECCEZIONALE. INDAGINE SU DI UN GATTO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO.DA UN COMMENTO DI UN VISITATORE DEL BLOG E CLIENTE DELLE MOSSACCE.



INDAGINE SU DI UN GATTO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

  
"Caro trimalcione,sono stato alle Mossacce 3 volte,due volte di giorno e una volta la sera a cena e tra piatti meravigliosi e il vino bianco ho fatto il pieno.Quel vino di cui non dico il nome del produttore per ovvi motivi mi è piaciuto tanto che me ne sono procurato una buona scorta in fiaschi.In famiglia quel vino che quando lo gustiamo ci fa sempre venire in mente i piatti delle Mossacce ha avuto un successo strepitoso tanto che ho dovuto acquistarlo ripetutamente. Ma quello che è accaduto verso Pasqua del  2010 ha dell’incredibile nel senso che è credibile solo dalla mia famiglia che ha più volte sperimentato il ripetersi dell’avvenimento e da un paio di amici.
Devi sapere che in casa abbiamo un gatto bianco ormai anzianotto, prelevato da un gattile, di carattere piuttosto violento.Lo abbiamo battezzato Direttore e ,diversamente dai comuni gatti di casa che sono tranquilli e bonaccioni, questo è il gatto più stronzo che si possa immaginare perché per qualsiasi motivo si incazza e graffia senza risparmiare nessuno. Ci ha graffiati tutti e quattro e non ha fatto eccezione neanche agli ospiti; se ne dormicchia tranquillo su letti o mobili ma se uno accenna a fargli una carezza parte subito il graffio accompagnato da un forte ronchiare.
Ma la cosa che ci ha meravigliati è che in quel giorno del 2010 il Direttore ci ha mostrato un aspetto inimmaginabile: è un bevitore di vino. A fine del pranzo bagnato da quel vino bianco conosciuto alle Mossacce,mentre eravamo tutti allegri, il Direttore è saltato sul tavolo come spesso è solito fare per annusare con curiosità e spilluzzicare gli avanzi.In quei momenti nessuno osava toccarlo perché il mulinare della coda preannuncia sempre il graffio.Inaspettatamente il Direttore ha annusato ripetutamente un bicchiere del tipo da mescita contenente il vino bianco e subito dopo vi ha immerso la punta di una zampa bagnandola e poi la ha portata al naso esplorando a lungo l’odore e starnutendo.Dopo di chè ha iniziato a leccare la zampa bagnata di vino per quasi mezzo minuto,ha poi toccato il vino nel bicchiere di nuovo con la punta della zampina ed ha ancora a lungo leccato il vino. Poi improvvisamente ha ronchiato minaccioso,ha starnutito fortemente e con un balzo è schizzato via a dormire su una poltrona. Siamo rimasti stupefatti dal fatto che esistessero i gatti ubriaconi e naturalmente abbiamo fatto in modo che il fatto si ripetesse molte volte per ammirare l’evento ma una volta stavamo bevendo un comune vino rosso economico e allora il Direttore si è avvicinato ai bicchieri lasciati volutamente quasi pieni ma ha mostrato subito di non gradire quel vino perché non si è avvicinato a meno di 10 centimetri,ha scosso la testa,ha ronchiato ed è fuggito d’un balzo. Nei ripetuti esperimenti che abbiamo fatto anche in presenza di un paio di amici il Direttore ha mostrato solo di gradire quel vino bianco che abbiamo conosciuto alle Mossacce e ha rifiutato altri vini. Abbiamo poi cessato di farlo bere perché il veterinario ha detto che l’alcool poteva incattivire il carattere del Direttore che è già perfido abbastanza di suo ma soprattutto avrebbe potuto determinare danni ai reni che nei gatti sarebbero,secondo il dottore,piuttosto delicati.Sembrerebbe un fatto incredibile perché tutte le persone alle quali lo abbiamo raccontato dicono che non è vero e in sostanza che noi mentiamo per scherzare.Solo un amico,un professore di fisica,ha detto che ci credeva,che il fatto non era impossibile e che gli sarebbe  interessato ripetere l’esperimento per studiare il comportamento del Direttore dopo la bevuta,osservarlo e indagare in profondità il fenomeno. Ancora non abbiamo ripetuto l’esperimento a causa di quanto ci ha detto il veterinario,ma o prima o poi penso che non resisteremo alla tentazione di rivedere un gatto ubriacone".

(marimorimerimirimuri@libero.it)







martedì 13 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA E STEFANO FANTONI.CLAUDIA FRAGOLA AMICA SU FACEBOOK DI LE MOSSACCE DIVINA. VACANZE FIORENTINE. INVIA MESSAGGIO A LE MOSSACCE DIVINA TRATTORIA.









·                                Claudia Fragola     a   Le Mossacce Divina
Siamo stati 4 giorni a firenze e indimenticabili sono state le abbuffate da voi (finocchiona, fiorentina, polpetteeee e bruschette!!!!!).... GRAZIE di tuttto siete GRANDIIIIIIIII!!!!....


lunedì 12 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA ,STEFANO FANTONI :LETIZIA GIIULIANI ED ELEONORA ABBAGNATO SONO DUE PRIME DONNE E PREFERIRE L'UNA ALL'ALTRA E' UN PROBLEMA DI GUSTO PERSONALE.SAREBBE COME SCEGLIERE FRA SYLVIE GUILLEM E SVETLANA ZAKHAROVA. TRIMALCIONE E' SOLO UN APPASSIONATO DI QUESTE DUE MUSE DELLA DANZA DI CUI SI CHIEDE IN UN COMMENTO CHI SIA LA PREFERITA. LA SENSUALISSIMA SIGARAIA SVETLANA ZAKHAROVA.

                                                    Eleonora Abbagnato

Letizia Giuliani

                                                      Sylvie Guillem

Svetlana Zakharova


Ma certamente quando si guarda su youtube Svetlana Zakharova in Carmen 1 si rimane impressionati dal connubio fra professionalità celestiale e bellezza fisica superiore. Difficile secondo Trimalcione vedere una simile bellezza anche se egli personalmente tiene a ricordare che la ragazza di nome Monica che appare nel logo del blog ha un corpo che non invidia quello di Svetlana. Sarà mai possibile incontrare una sigaraia così sensuale ed affascinante come Svetlana in Carmen?



sabato 10 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA .STEFANO FANTONI. MARTHA ARGERICH: DOVE SI MANGIA ALLO STESSO TAVOLO DEI MUSICISTI DEL MAGGIO COME POTREBBE IL GOLOSO TRIMALCIONE RINUNCIARE AL CONCERTO DEL 12 DICEMBRE AL TEATRO COMUNALE CON MARTHA ARGERICH E SHOSTAKOVICH?

 

 

 

 

 

 



 

 

 

Martha Argerich, grande ritorno al Maggio .

Il grande ed atteso ritorno di Martha Argerich al Teatro Comunale avviene dopo anni di assenza in un concerto fuori abbonamento e fuori programma lunedì 12 dicembre, alle ore 20.30.


Leggendarie rimangono le sue esecuzioni fiorentine, dalla prima a Palazzo Vecchio, nel salone dei ‘500, quasi 54 anni fa, il 19 gennaio 1958, quando, appena diciassettenne, diretta da Lorin Maazel dette prova di grande padronanza tecnica nel Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra di Schumann; l’11 marzo 1977 giunse al Teatro Comunale, diretta da Kurt Sanderling, ed eseguì il Concerto n° 1 in si bemolle minore op. 23 per pianoforte e orchestra di Pëtr Il'ič Čajkovskij; nel 1987, con Giuseppe Sinopoli il Concerto n° 1 in mi bemolle maggiore R 455 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt.
Ora la pianista argentina ritorna con la Verbier Festival Chamber Orchestra ed il direttore ungherese Gábor Takács-Nagy, accanto a David Guerrier (27 anni tromba solista), per proporre all’esigente pubblico fiorentino il Concerto n. 1 in do minore op. 35 per pianoforte, tromba e orchestra di Dmitrij Šostakovic, affiancata da un’orchestra giovane, nata nel 2005, ma che può già vantare concerti con grandi musicisti di fama internazionale (da Renée Fleming a Joshua Bell, da David Garrett a Angela Hewitt), che ogni estate si esibisce appunto al Festival di Verbier, dove la pianista argentina è in ogni edizione del festival una delle protagoniste assolute e più attese.
Pubblicato da

lunedì 5 dicembre 2011

MERMAIDS IN ITALY: DAL BLOG LA TRADUZIONE E LA FOTO DI UN POST DAL NOME CARTESIANO DELLA GIORNALISTA AMY NICOLE BLASZYK,STATI UNITI. "I EAT,THEREFORE I AM".DAL "COGITO ERGO SUM" AL" MI NUTRO QUINDI SONO" . - ABBIAMO MANGIATO IN CUCINA ACCANTO AD UN CARABINIERE E MAMMA DICE DI NON AVER MAI MANGIATO ACCANTO AD UN UOMO CO LA PISTOLA."QUESTA E' LA TRATTORIA CHE PIU' HO GRADITO NELLA COSI' LONTANA ITALIA".




Amy N. Blaszik e la foto da lei scattata.


We asked the guy in a store where mom picked up the third umbrella for a lunch recommendation -- somewhere he would actually eat lunch, without tourists. He suggested Trattoria Le Mossacce. This is my favorite place we've eaten in Italy so far. The place is tiny... like a walk in closet. We are sitting directly next to the kitchen area, which is about as big as a postage stamp. It's like having ring side seats at the food circus. The gas stove is piled high with silver pots, simmering their various scents into the air. We are seated at the same table as two other people, one seems to be a carabinieri. He is eating tortellini. Mom says it's because they look like little doughnuts. She also mentions never having eaten with a man with a gun. Hardy har har. 

We order Fettuna, which is on the antipasti menu. No idea what this is, but I'm feeling adventurous. When it arrives, it's crack masquerading as grilled bread. I think they rub it in garlic and douse it in olive oil. Now this will kill you. I think this bread and oil is the best thing I've eaten in Italy. Go figure. We also order the tortellini, roast chicken (Pollo Arrosto), and white beans in olive oil (Fagioli All'Uccelletto). All were decadent. I would ear here again... like tomorrow.






sabato 3 dicembre 2011

LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA. METTI UNA SERA A CENA DA BRUNO FANTONI E TI SEMBRERA' DI AVERE AL TAVOLO GIOVANNI VILLANI INTENTO A PARLARTI DELLE SUE CRONICHE,MATTEO VILLANI,FILIPPO VILLANI E DINO COMPAGNI.RIVIVRAI I LOCALI DELLA FIORENZA DEI TAVERNAI.




METTI UNA SERA A CENA A FIRENZE IN VIA DEL PROCONSOLO DA BRUNO FANTONI.

AMBIENTE UNICO A FIRENZE E FORSE AL MONDO.
COME NON PENSARE AL PROCONSOLO DELLE ARTI DEI GIUDICI E DEI NOTAI ESSENDO A POCHI METRI DAL PALAZZO CHE DI QUESTA ARTE  FU SEDE ?
E COME NON PENSARE ALLA CORPORAZIONE DEI TAVERNAI ,A QUELLA DEI VINATTIERI CUI FU PARTECIPE NON PRATICANTE MACHIAVELLI ?
TUTTO QUI ,I CIBI  DI UNA TRADIZIONE CHE SEMBRA NASCERE NEL '200, I VINI DEL CHIANTI E DELLA RUFINA E TUTTO L'AMBIENTE CI FANNO  RIVIVERE UNA CULTURA CHE NON TEME I SECOLI,NON TEME I GIUDIZI DEL TEMPO A VENIRE.




                                       A Firenze già via dei Balestrieri



                           Palazzo dei Giudici e dei  Notai



                        Stemma dell'Arte dei Giudici e dei Notai



                  Stemma della Corporazione dei Vinattieri

 
Con questo nome si indicavano i gestori di osterie e taverne, che oltre a mescere il vino davano da mangiare i piatti a base di carne; per questo la differenza tra i beccai e gli osti era in realtà molto sottile ed era invece molto comune trovare un macellaio che avesse aperto una propria taverna e servisse ai propri clienti le carni da lui stesso macellate.
Molte delle taverne di Firenze si trovavano intorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore  e presso il Mercato Vecchio esisteva una loggia sotto la quale si trovavano delle botteghe che vendevano dei "piatti pronti", ossia il cibo cotto e la cui attività era sempre sottoposta a rigido controllo da parte del Comune, per evitare che certe pietanze accompagnate da un bicchiere di vino in più riscaldassero troppo gli animi e creassero problemi di ordine pubblico.
Il proibizionismo medievale era rivolto ai pasticci di carne, la milza arrosto, i fegatelli di maiale fritti ed il pesce e gli uccellini arrostiti erano allora considerati autentiche prelibatezze e per legge non potevano essere serviti ai malfattori, ai ladri e alle donne di facili costumi per non incorrere nelle severe sanzioni previste, che arrivavano fino alla distruzione del locale.


(wikipedia)

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http://i1126.photobucket.com/albums/l618/ablaszyk/4ef4f8c1.jpg




lunedì 21 novembre 2011

CRAZY HORSE,STEFANO FANTONI E LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA : DAL FILM DI WISEMAN A UNA TRATTORIA UNICA AL MONDO .NOVITA' E CONSERVAZIONE DELLA TRADIZIONE.COME NELLA MUSICA DI JOHANNES BRAHMS.

 





 

"Crazy Horse" di Wiseman proiettato il 19 Novembre 2011 al Festival dei Popoli,cinema Odeon,Firenze così descrive lo storico locale  (secondo La Repubblica):

 

“Eleganza, ricerca ossessiva della perfezione e norme rigidissime per le ballerine che devono risultare il più possibile simili tra loro agli occhi dello spettatore, il film indaga sul lungo lavoro che precede l'esibizione, sulla professionalità dell'ambiente lavorativo e sulla gestione amministrativa del locale. Una celebrazione dello spettacolo e del gioco erotico della seduzione.”

Questa descrizione mi fa pensare a Le Mossacce Trattoria Divina che anch’essa induce seduzione,una seduzione più semplice,di natura ovviamente diversa,senza  le ballerine del celebre nighi club cabaret che Alain Bernardin creò più di mezzo secolo indietro nel tempo, ma una seduzione non inferiore in intensità a quella che si prova nel locale parigino.

Ai tavoli de Le Mossacce basta avere fantasia e una certa volontà di pensare per tornare all’immagine del fascino degli storici locali del centro di Firenze nei quali si incontravano ( e si scontravano) i grandi della letteratura e delle arti figurative.

E come per il Crazy Horse di Wiseman anche a Le mossacce si osservano e si ammirano i due percorsi evolutivi distinti e paralleli,cioè la perfezione dei prodotti offerti che si mantiene immutabile come fosse una costante universale ed il necessario adeguarsi al tempo che scorre e produce cambiamenti nel comportamento,e in parte nel carattere e nelle abitudini,e in un certo senso nella cultura, dei fondatori e del personale di questa trattoria,unica al mondo per caratteristiche, nella quale,si deve ricordarlo,passa ogni giorno il mondo nella sua interezza e nelle sue molteplici differenze culturali e antropologiche oltre che la tradizione toscana ed italiana.

E chi ama la musica , potrebbe,oltre che andare con il pensiero al Crazy Horse ed al film di Wiseman ,ricordare J.Brahms il grande classicista di Amburgo sempre divinamente travagliato fra i due aspetti costituiti dall’arrivo violento di mezzi espressivi nuovi  che condurranno al neoclassicismo Viennese del ‘900 e,nel contempo, dalla volontà ferrea di conservare i valori tramandati.